Battesimo del
Signore
13 gennaio
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1
Dai Discorsi di san
Gregorio Nazianzeno.
In sancta Lumina, oratio
XXXIX, 14-16. 20. PG 36, 350-351. 354. 358-359.
Abbiamo già celebrato nei giorni
scorsi come si conveniva la nascita di Cristo, io, che sono l'animatore
di questa festa, e voi insieme con me e tutto quello che è nel mondo e
sopra il mondo. Siamo accorsi insieme con la stella e lo abbiamo adorato
insieme con i magi; siamo stati illuminati insieme con i pastori e lo
abbiamo glorificato insieme con gli angeli; lo abbiamo tenuto tra le
braccia insieme con Simeone e gli abbiamo reso testimonianza insieme con
Anna, l'anziana casta donna. E siano rese grazie a colui che è venuto in
quello che era suo come se fosse un estraneo, poiché ha glorificato
l'uomo che gli era estraneo.
Ora però vi è un'altra azione di
Cristo e un altro mistero. Non posso reprimere il piacere, divento
ricolmo di Dio; poco ci manca che annunci anch'io la buona parola come
fece Giovanni: anche se non sono precursore, vengo comunque dal deserto.
Cristo nel battesimo si fa luce,
entriamo anche noi nel suo splendore; Cristo riceve il battesimo,
inabissiamoci con lui per poter con lui salire alla gloria.
2
Giovanni dà il battesimo, Gesù si
accosta a lui, forse per santificare anche il battezzatore; è chiaro
comunque che vuole santificare la stirpe del vecchio Adamo seppellendola
totalmente nelle acque. Santifica il Giordano prima di santificare noi e
lo santifica per noi. Egli è spirito e carne, per cui santifica nello
Spirito e nell'acqua.
Il Battista non accetta, ma Gesù
insiste. Io
ho
bisogno
di
essere
battezzato
da
te,
dice la lucerna al Sole, la voce alla Parola, l'amico allo Sposo; colui
che è il più grande tra i figli degli uomini parla così a colui che,
ancora nascosto nel grembo materno, riceve la sua adorazione: colui che
precorreva e avrebbe ancora precorso a colui che era già apparso e
sarebbe apparso ancora.
Io
ho
bisogno
di
essere
battezzato
da
te1.
E potrebbe aggiungere: "in tuo favore". Sapeva, infatti, che avrebbe
ricevuto il battesimo del martirio o che, come Pietro, sarebbe stato
lavato non solo ai piedi.
E
tu
vieni
da
me?1 -
domanda il Battista. Anche queste parole hanno un significato profetico:
sapeva, infatti, che dopo Erode, anche Pilato si sarebbe scatenato
contro Cristo; e poi Giovanni morirà per primo per mano di Erode, e
Cristo gli andrà dietro nella morte.
E Gesù che gli risponde?
Lascia
fare
per
ora.
Tale è il piano divino. Gesù
conosce che poco dopo lui stesso battezzerà il Battezzatore. E che
significa il ventilabro? La purificazione. Che significa il fuoco?
L'azione infuocata dello Spirito Santo che distrugge quanto è leggero
come pula.
3
Gesù sale dalle acque e porta con sé
in alto tutto il cosmo: vede scindersi e aprirsi i cieli, quei cieli che
Adamo aveva chiuso per sé e per tutta la sua discendenza, quei cieli
preclusi e sbarrati, come il paradiso dalla spada fiammeggiante.
E lo Spirito testimonia la divinità di
Cristo: si presenta simbolicamente sopra colui che gli è del tutto
uguale. Una voce proviene dalle profondità dei cieli, da quelle stesse
profondità da cui proveniva chi in quel momento riceve la testimonianza.
Lo Spirito appare visibilmente come
colomba e, in questo modo, onora anche il corpo divinizzato e quindi
Dio. Molto tempo prima era stata pure una colomba ad annunziare la fine
del diluvio. Se tu giudichi la natura divina in base al peso e alla
misura e per questo motivo lo Spirito ti sembra di poco conto perché
appare in forma di colomba, sei davvero meschino quando giudichi le cose
più grandi; allora è il momento anche che disprezzi il regno dei cieli,
perché è paragonato a un granellino di senapa. E devi porre l'Avversario
ben sopra la sublimità di Gesù, perché quello è chiamato
Alto
monte
e
Leviatan, principe
del regno del mare. Invece Gesù è l'agnello,la
perla, la
goccia ed è chiamato con
altri nomi del genere.
4
Onoriamo in questo giorno il battesimo
di Cristo e celebriamo com'è giusto questa festa non in piaceri di lauti
banchetti ma nella letizia spirituale.
Come ci dovremo dilettare?
Lavatevi,
purificatevi. Se
siete color porpora a causa del vostro peccato, pur senza aver sangue
sulle mani, diventate bianchi come la neve. Se invece siete imporporati
di sangue, cercate di giungere al bianco della lana. In ogni caso,
purificatevi e progredite in questa purezza.
Di nessuna cosa Dio tanto si rallegra,
come della conversione e della salvezza dell'uomo. Per l'uomo sono
appunto sono state pronunziate tutte le parole divine e per lui sono
stati compiuti tutti i misteri della rivelazione.
Tutto è stato fatto perché voi
diventiate come fiaccole nel mondo, cioè forza vitale per gli altri
uomini. Siate luci perfette dinanzi a quella luce immensa e sarete
inondati dal suo splendore soprannaturale. Giungerà a voi, limpida e
diretta, la luce della Trinità, della quale finora non avete ricevuto
che un solo raggio proveniente dal Dio unico attraverso Gesù Cristo
nostro Signore. A lui vadano gloria e potenza nei secoli dei secoli.
5
Dal trattato "Sullo Spirito
Santo" di san Basilio Magno.
De Spiritu Sancto,
XV, 35.-36. PG 32, 128-133.
L'economia di salvezza di Dio, nostro
salvatore, consiste nel rialzare l'uomo dalle sue cadute e nel farlo
ritornare all'intimità divina, liberandolo dall'alienazione a cui
l'aveva portato la disobbedienza. La venuta di Cristo nella carne, gli
esempi di vita evangelica, le sofferenze, la croce, la sepoltura, la
risurrezione sono per la salvezza dell'uomo perché abbia di nuovo,
mediante l'imitazione di Cristo, l'adozione a figlio di cui era dotato
all'inizio.
Per l'autenticità della vita cristiana
è dunque necessario imitare non solo i suoi esempi di mitezza, di umiltà
e di pazienza, manifestati durante la vita, ma anche la sua stessa
morte. Lo dice san Paolo, imitatore di Cristo:
Diventandogli
conforme
nella
morte,
con
la
speranza
di
giungere
alla
risurrezione
dai
morti
.Ma come possiamo renderci
conformi alla morte di lui? Facendoci conseppellire con lui per mezzo
del battesimo. Qual è allora il modo
della sepoltura, quale il frutto della sua imitazione?
Anzitutto è necessario interrompere il
modo di vivere di prima. Ma nessuno può arrivare a tanto se non rinasce
di nuovo, secondo la parola del Signore.
La rigenerazione, infatti, come emerge dalla parola stessa,
è l'inizio di una seconda vita.
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Prima si iniziare una seconda vita,
bisogna porre fine alla prima. A coloro che sono arrivati alla fine del
giro nello stadio si dà un po' di sosta e di riposo prima di far loro
iniziare un altro giro. Così anche nel mutamento di vita appare
necessario che la morte si interponga tra la prima e la seconda vita, e
che questa morte costituisca la fine della condizione precedente e
l'inizio di quella futura.
E come dobbiamo morire, cioè compiere
la discesa agli inferi? Imitando la sepoltura di Cristo per mezzo
del battesimo. Infatti i corpi di
coloro che vengono battezzati, in certo modo sono sepolti nell'acqua.
Perciò il battesimo significa in maniera arcana la deposizione delle
opere della carne, secondo quello che dice l'Apostolo:
In
lui
voi
siete
stati
anche
circoncisi,
di
una
circoncisione
però
non
fatta
da
mano
di
uomo,
mediante
la
spogliazione
del
nostro
corpo
di
carne,
ma
della
vera
circoncisione
di
Cristo.
Con
lui
infatti
siete
stati
sepolti
insieme
nel
battesimo.
E il battesimo, in certo qual modo,
lava l'anima dalle brutture che si accumulano su di essa a causa delle
tendenze della carne, secondo quanto sta scritto:
Lavami
e
sarò
più
bianco
della
neve. Per
questo motivo noi conosciamo un unico battesimo di salvezza, dal momento
che unica è la morte al mondo e unica la risurrezione dai morti, delle
quali cose è figura il battesimo. Così il Signore, che governa la nostra
vita, ha istituito per noi il patto del battesimo, espressione sia della
morte che della vita. L'acqua in cui si è immersi dà l'immagine della
morte, lo Spirito invece ci dà la garanzia della vita.
7
È evidente per quale motivo l'acqua
sia unita allo Spirito. Infatti nel battesimo sono due i fini che ci si
propone di raggiungere, l'uno che venga eliminato il corpo del peccato,
perché non abbia più a produrre frutti di morte, l'altro che si viva
dello Spirito e si ottenga così il frutto della santificazione.
L'acqua ci offre l'immagine della
morte, accogliendo il corpo come in un sepolcro. Lo Spirito, invece,
immette una forza che vivifica, facendo passare le nostre anime dalla
morte alla vita piena. Questo è il rinascere dall'acqua e dallo Spirito.
Mediante le tre immersioni e
invocazioni si compie il grande mistero del battesimo: da una parte
viene espressa l'immagine della
morte, e dall'altra l’anima dei battezzati resta illuminata
dall'insegnamento della
scienza divina. Però se nell'acqua vi è una grazia, questa
non deriva certo dalla natura
dell'acqua in quanto tale, ma dalla presenza e dall'azione dello
Spirito. Infatti il battesimo non è un'abluzione
del
corpo,
ma
invocazione
di
salvezza
rivolta
a
Dio
da
parte
di
una
buona
coscienza.
Perciò il Signore, nel prepararci a
quella vita che viene dalla risurrezione, ci propone tutto un modo di
vivere secondo il vangelo. Vuole che non ci adiriamo, che siamo pazienti
nelle avversità e puri dall'attaccamento ai piaceri, che i nostri
costumi siano liberi dall'amore al denaro. In tal modo ciò che nella
vita futura si possiede per condizione connaturale alla nuova esistenza,
lo anticipiamo già qui con le disposizioni della nostra anima. Non mi
sembra allontanarsi dal giusto definire l'evangelo una prefigurazione
della vita di risuscitato.
8
Già qui per mezzo dello Spirito Santo
veniamo riammessi in paradiso, possiamo salire nel regno dei cieli,
ritorniamo allo stato di adozione filiale; ci viene dato il coraggio di
chiamare Dio nostro Padre, di compartecipare alle grazie di Cristo, di
venire chiamati figli della luce, di essere partecipi della gloria
eterna e, in breve, di vivere nella pienezza della benedizione. Tutto
questo già ora come poi nel tempo futuro. Contemplando come in uno
specchio la grazia di quelle ricchezze messe da parte per noi nelle
promesse della fede, viviamo nell'attesa di poterle godere.
Se tale è il pegno, quale sarà il
tesoro da possedere? E se le primizie sono già così abbondanti, quale
sarà la misura completa quando tutto avrà raggiunto il traguardo finale?
Anche da qui si comprende la
differenza tra la grazia che viene dallo Spirito e il battesimo d'acqua:
perché Giovanni ha battezzato in acqua e il Signore nostro Gesù Cristo
nello Spirito Santo. Io
vi
battezzo
con
acqua
- dice Giovanni - per
la
conversione;
ma
colui
che
viene
dopo
di
me
è
più
potente
di
me
e
io
non
son
degno
neanche
di
portargli
i
sandali;
egli
vi
battezzerà
in
Spirito
Santo
e
fuoco.
Il Battista chiama qui battesimo
di fuoco la prova del giudizio, secondo quello che dice l'Apostolo:
Il
fuoco
proverà
la
qualità
dell’opera
di
ciascuno.
E anche:
La
farà
conoscere
quel
giorno
che
si
manifesterà
col
fuoco.
Già alcuni, nel combattimento per la
vera fede, hanno realmente, non nell'imitazione soltanto, affrontato la
morte per Cristo e non hanno avuto bisogno dei simboli dell'acqua per
ottenere la salvezza, poiché sono stati battezzati nel proprio sangue.
9
Dal vangelo secondo
Luca.
Quando tutto il popolo fu
battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in
preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo.
Dai Discorsi di Cromazio di
Aquileia.
Sermo
XXXIV. SC 164, 183-189.
Il Signore e Salvatore nostro fu battezzato
da Giovanni nel Giordano: ecco l'oggetto della celebrazione odierna e si
tratta di una solennità assai grande. Quando infatti nostro Signore si è
degnato di ricevere il battesimo, lo Spirito Santo scese su di lui in
forma di colomba e si udì la voce del Padre che diceva:
Questi
è
il
Figlio
mio
prediletto,
nel
quale
mi
sono
compiaciuto.
Che grande mistero in questo battesimo
celestiale! Il Padre si fa sentire dal cielo, il Figlio appare sulla
terra, lo Spirito Santo si manifesta sotto forma di colomba. Non si può
parlare di vero battesimo né di vera remissione dei peccati ove non si
creda alla Trinità perfetta.
L'unico e vero battesimo è quello
della Chiesa, che è dato una sola volta: in esso veniamo immersi
un'unica volta e ne usciamo puri e rinnovati. Puri, perché ci liberiamo
dalla sozzura dei peccati, rinnovati perché risorgiamo a nuova vita dopo
aver deposto la decrepitezza del peccato. Questo lavacro del battesimo
rende l’uomo più bianco della neve, non nella pelle del suo corpo, ma
nello splendore del suo spirito e nel candore della sua anima.
10
I cieli si aprirono al battesimo del
Signore per mostrare che il lavacro della rigenerazione spalanca ai
credenti il regno dei cieli. Il Signore dice infatti:
Se
uno
non
nasce
da
acqua
e
da
Spirito,
non
può
entrare
nel
regno
di
Dio. Vi
entra dunque chi rinasce e chi non trascura di custodire la grazia del
proprio battesimo; e così, d'altra parte, non vi entra chi non sia
rinato.
Nostro Signore era venuto a dare un
nuovo battesimo per la salvezza del genere umano e per la remissione di
tutti i peccati; perciò si degnò di ricevere egli stesso per primo il
battesimo, non per deporre i peccati, lui che non aveva commesso
peccato, ma per santificare le acque del battesimo allo scopo di
cancellare le colpe di tutti i credenti rinati nel battesimo.
Egli fu dunque battezzato nelle acque perché noi fossimo lavati da ogni
nostro peccato per mezzo del battesimo. Fu immerso nell'acqua perché
fossimo purificati dalla laidezza delle nostre colpe. Ricevette il
lavacro di rigenerazione, perché potessimo rinascere da acqua e da
Spirito.
11
Il battesimo di Cristo ci lava dalle
nostre colpe e ci rinnova per vivere in Cristo. Ascolta come lo proclama
l'Apostolo: Quanti
siete
stati
battezzati
in
Cristo,
vi
siete
rivestiti
di
Cristo. Per
mezzo
del
battesimo
siamo
stati
sepolti
insieme
a
lui
nella
morte,
perché
come
Cristo
fu
risuscitato
dai
morti
per
mezzo
della
gloria
del
Padre,
così
anche
noi
possiamo
camminare
in
una
vita
nuova.
Perciò con il battesimo noi moriamo al
peccato e partecipiamo alla vita di Cristo. Moriamo alla nostra antica
esistenza e risuscitiamo a vita nuova. Ci spogliamo dei disordini
dell'uomo vecchio e indossiamo la veste dell'uomo nuovo.
Il Signore ha compiuto ogni giustizia
nel suo battesimo. Volle infatti essere battezzato perché noi
ricevessimo questo sacramento. Volle il lavacro della rigenerazione
perché noi potessimo rinascere alla vera vita. Certo, Giovanni battezzò
il nostro Signore e Salvatore; tuttavia fu lui piuttosto a venir
battezzato da Cristo. Gesù infatti santificò le acque, mentre Giovanni
fu santificato dalle acque. Gesù donò la grazia, Giovanni la ricevette.
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Giovanni si spogliò dei suoi peccati, Gesù
li rimise. Infatti il Battista era un uomo, Gesù era Dio: come tale
poteva rimettere i peccati. Lo afferma la Scrittura:
Chi
può
rimettere
i
peccati,
se
non
Dio
soltanto?
Ecco perché Giovanni dice a Cristo:
Io
ho
bisogno
di
essere
battezzato
da
te
e
tu
vieni
da
me? Il
primo aveva bisogno di essere battezzato perché peccatore; non